Il neonato è competente
Sin dalla nascita i neonati sono già degli esserini quasi perfetti. Quando nascono hanno una già una serie di minuscole ma affinate competenze.
Tra i riflessi più primitivi possiamo
annoverare il
riflesso di suzione,
che insieme al riflesso di
respirazione e deglutizione
permette al neonato la
sopravvivenza.
Il riflesso di suzione permane fino
ai 10-11 mesi; scompare dopo
l’anno, la suzione diventa un atto
di tipo volontario e non più
riflesso.
Il riflesso di suzione compare nella vita intrauterina intorno alla 32ma settimana
di gestazione e in genere si sviluppa completamente alla 36ma settimana.
A causa di questo, alcuni neonati nati prematuri possono presentare una
suzione debole o immatura.
A cosa servono i riflessi neonatali?
Quando un bambino nasce necessita di uno stadio intermedio tra
l’accoglienza del grembo materno e la sopravvivenza nel mondo
esterno.
La natura
ha dotato i neonati di una serie di riflessi, detti neonatali,
primari o arcaici, che permettono al neonato di sopravvivere,
adattandosi progressivamente alle richieste dell’ambiente.
I riflessi innati neonatali sono una serie di automatismi del corpo e
degli arti che accompagnano il bambino nei primi mesi di vita,
permettendo di rispondere prontamente alle sollecitazioni
esterne, ma lasceranno il posto, entro il primo anno di età, a schemi di
comportamento sempre più maturi e volontari.
Differenza tra riflesso e comportamento
I
riflessi primari neonatali innati sono dei movimenti
involontari.
Alcuni riflessi sono assolutamente spontanei, per esempio il riflesso di
deglutizione, altri invece vengono attivati da alcune sollecitazioni
esterne, per esempio il riflesso di prensione.
I riflessi neonatali involontari scompaiono progressivamente, ma
anche nell’adulto si può osservare la presenza di riflessi, movimenti
spontanei e rapidi, come per esempio la mano che si ritira da oggetti
che scottano o pungono, oppure il riflesso rotuleo.
Il comportamento richiede sempre invece
volontarietà: un
comportamento è una azione complessa che richiede l’intervento dei
centri più alti del sistema nervoso e può essere conscio o inconscio,
volontario e involontario e dipende in buona misura dall’adattamento
e dalla relazione che il soggetto ha avuto con l’ambiente in cui vive.
Quali sono i principali riflessi neonatali?
Se sfioriamo con un dito o un
oggetto il palmo della mano di un
neonato, vedremo immediatamente
che il bambino reagirà chiudendo
automaticamente il pugno con forza
tenendosi stretto al dito.
Lo stesso avviene con le dita dei
piedini.
Questo
riflesso, detto
di prensione
o presa, sarà involontario per le
prime 8 settimane, poi
gradualmente lascerà spazio a un
movimento di controllo delle mani
sempre più volontario.
Il riflesso di Moro si
manifesta come reazione di
soprassalto causato da stimoli quali
un rumore forte, che si manifesta
con apertura improvvisa delle
braccia del neonato in posizione
supina. Il neonato, in caso di
movimento brusco o rumore forte e
improvviso sobbalza estendendo le
braccia e allargando mani e dita.
È presente in tutti i neonati ad
eccezione di quelli affetti da
Trisomia 21 (Sindrome di Down).
Normalmente il neonato perde il
riflesso di Moro entro il 6° mese.
La presenza o meno di questi riflessi va a delineare l’integrità del sistema nervoso. Quindi sono utilissimi anche per il pediatra: gli forniscono infatti le informazioni necessarie per valutare il sistema neurologico dei più piccini.