Il
bonding è un dialogo, una complicità che si instaura tra bambino e genitore, che comincia prima della nascita, ma fiorisce nelle prime settimane e nei primi mesi che seguono il parto.
L’esperienza emozionale del bambino si sviluppa in sintonia con gli input dati dalla madre e dal padre sia nel periodo di gravidanza che dopo la nascita.
Alla nascita il bambino porta con sé nove mesi di esperienza in cui ha imparato
a riconoscere l'odore della sua mamma e la sua voce, ha imparato a riconoscere anche la voce del padre.
L’angoscia della perdita di contatto, tipica per la categoria dei portati che sono programmati per il contatto, si esprime con il pianto: una reazione biologicamente corretta che esprime un sano istinto per la sua sopravvivenza.
Per favorire nella maniera più semplice, efficace e naturale
il bonding è importante lasciare, nelle due ore successive al parto, il neonato ancora nudo tra le avvolgenti braccia della mamma.
Il padre del bambino dovrebbe far parte di questa interazione emotiva.
Le procedure assistenziali non d'urgenza al neonato sano, come il primo bagnetto o le profilassi di routine (oculare e vitaminica) possono essere posticipate di qualche ora, proprio per non interferire ed interrompere quell'intimità tra bambino, madre e padre tipica delle prime ore dopo la nascita.
Anche nel parto con taglio cesareo, dopo pochi secondi dalla nascita, il neonato
deve essere posto sul petto della madre.
Il neonato comunica e apprende anche attraverso il tatto e l'olfatto e nel contatto pelle-a-pelle sente il calore della madre, le sue carezze e riconosce il suo odore.
La madre lo accarezza e gli parla. Il neonato si calma immediatamente e smette di piangere.
I vantaggi
L’inizio precoce del bonding in sala parto offre parecchi vantaggi sia per il bambino che per la madre:
♥ Favorisce la contrazione dell’utero, una più rapida espulsione della placenta, riduce la perdita di sangue della madre e ne previene l’anemia.
♥ Riduce il rischio di ipoglicemia nelle prime ore di vita
♥ Favorisce un passaggio più rapido del meconio (prime feci verde petrolio del bambino) e quindi diminuisce il rischio di ittero fisiologico neonatale
♥ Favorisce il successo dell’allattamento al seno precoce e prolungato
♥ Aiuta a mantenere il bambino caldo
♥ Il bambino inizia a prendere il colostro che ha un’alta concentrazione di anticorpi
e inizia a essere colonizzato da batteri utili provenienti dalla madre, entrambe queste cose offrono protezione contro le infezioni e sono quindi importanti per la sopravvivenza del bambino.
Aldilà degli aspetti di salute fisica il bonding crea sopratutto le basi per la futura relazione genitori-bambino e per tutte le relazioni sociali e affettive future.
Come tutti i processi umani, anche il bonding è un processo complesso e articolato, che viene condizionato dall’ambiente, dalle caratteristiche dei genitori, dal tipo di parto, dallo stato di salute della mamma o del bambino.
In ogni fase di questo processo possono subentrare cause che lo ostacolano incidendo sul legame tra madre-bambino-padre.
Il bonding è una fase molto importante nella nostra vita, se questo processo non avviene o viene interrotto, spesso ci manca qualcosa.
Le ripercussioni sono già ben note.
Nei bambini con pianto inconsolabile o con problemi di allattamento, sopratutto i genitori, ricercano le cause laddove non sono. Nella maggior parte dei casi un pianto inconsolabile non è indice di dolore e quindi di malattia nel bambino. Così come i problemi dell'allattamento non dipendono solo, ad esempio, dalla struttura del capezzolo o, come spesso pensano le mamme, dalla qualità del loro latte.
Questi sono indici che il legame si è interrotto e noi operatori dobbiamo dare la possibilità ai genitori di recuperare questo legame con il rebonding.
Rebonding
Questa tecnica, che rimuove la causa delle difficoltà di attaccamento e del pianto, può essere messa in atto solo da un equipe preparata.
Se per vari motivi il bonding non si è potuto fare, si può sempre
recuperare.