Il neonato in vacanza
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  ♥   IL NEONATO IN VACANZA vacanze con il neonato

Anche i bebè di pochi giorni o poche settimane possono andare in vacanza. L'importante sarà garantire le condizioni necessarie al loro comfort.
Ma quanti dubbi su cosa fare! Come viaggiare e dove andare...

Ecco alcune indicazioni per orientare o confortare le vostre scelte.  



COME VIAGGIARE?

Anche i bebè di pochi giorni/settimane possono affrontare vari tipi di spostamento: in auto, treno o aereo. L'importante è garantire le condizioni necessarie al loro comfort.

Per un viaggio in auto, anzitutto bisogna assicurargli condizioni climatiche favorevoli all'interno dell'abitacolo. D'estate l'aria condizionata non dovrebbe scendere sotto i 22-23 gradi. Il neonato deve essere alloggiato nel suo ovetto, conforme alla normativa europea, per la sicurezza a bordo. Fino ai 9 chili di peso del bambino il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia. La posizione migliore è se sul sedile centrale posteriore, in quanto è il posto più riparato in caso di urti frontali e laterali. Il sedile posteriore diventa obbligatorio se la vettura è dotata di air bag.
Mai tenere i bambini in braccio quando si viaggia in auto. In caso di frenata, anche a bassissima velocità, la spinta centrifuga rende impossibile trattenerlo. In caso di trasferimenti lunghi, poi, è il caso di prevedere una sosta ogni due ore circa, e comunque ogni volta che il neonato debba essere alimentato.

Il viaggio in treno è la soluzione più comoda e anche la più caldeggiata dai pediatri. Oltre ad offrire più spazio per muoversi, permette ad entrambi i genitori di dedicarsi al bebè in quanto non impegnati nella guida del veicolo. Non ultimo motivo è la maggiore sicurezza. Gli incidenti stradali sono più frequenti rispetto a quelli ferroviari.

I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per i prematuri e i bimbi con patologie polmonari e cardiache, invece, andrebbe richiesto un parere medico prima di intraprendere il volo.

Se invece si vuole partire per una crociera, è necessario considerare che la maggior parte delle navi ammette a bordo neonati a partire dai 6 mesi, per le rotte transatlantiche spesso si richiede un’età minima di 12 mesi. Infine, ci sono navi che accettano anche bimbi più piccini dietro la presentazione di un certificato medico. Anche perché, è bene tenerlo presente, a bordo non ci sono pediatri ma solo il medico di turno.

QUALE META: MARE O MONTAGNA?

La scelta dipende solo dalle preferenze famigliari purché, come già accennato, siano garantite le condizioni necessarie al comfort del bebè.

La montagna offre temperature adatte alle vacanze con il neonato ma è necessario fare attenzione all'altitudine. Oltre i 2000/2500 metri è meglio non salire mai. La permanenza non dovrebbe essere troppo breve, per consentire al bebè l'adattamento fisiologico richiesto dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica. E' sconsigliabile effettuare gite troppo lunghe o passeggiate impegnative con bimbi di poche settimane. I neonati non hanno ancora una struttura ossea e muscolare adatta al trasporto sulle spalle.

Per le vacanze al mare la prima cosa da evitare è trascorrere l'intera giornata in spiaggia. I bambini sotto i due anni di età hanno una scarsa produzione di melanina, il pigmento che protegge la pelle da un'eccessiva irradiazione, e quindi non hanno difese. La termoregolazione è inoltre meno efficace che nell'adulto e questo può portare a stato di malessere, svenimento, febbre elevata.
L'ideale è portare i più piccoli in spiaggia nelle prime ore della mattina e nel tardo pomeriggio: vietate le ore centrali.

Per il “battesimo del mare” bisogna tener presente la temperatura dell'acqua. Se è abbastanza calda, il piccolo può fare un bagnetto completo con mamma e papà a partire dai 3 mesi di vita. Basta che l'approccio sia dolce e graduale: la profondità, il rumore e le onde potrebbero spaventare il bimbo. Prima di tutto, quindi, in occasione dei primi bagnetti, bisogna trasmettergli sicurezza. Prima dei 3 mesi si può bagnargli piedini e gambette. Se l'acqua è molto calda, ad esempio nelle calette dove è bassa e tiepida, si può fargli anche il bagno.

IL SOLE: AMICO O NEMICO?

Gli effetti benefici della luce solare in età pediatrica sono noti, fra tutti ricordiamo che permette al nostro corpo di sintetizzare la Vitamina D, ma i raggi ultravioletti possono essere anche pericolosi.
Alcuni fattori ambientali possono influenzare il livello di raggi UV che raggiungono la superficie terrestre. L'assottigliamento dello strato di ozono, cui il pianeta è andato incontro negli anni, determina un livello di radiazioni UV maggiore. L'altezza del sole, che varia durante le ore della giornata così come nei diversi periodi dell'anno: quando il sole è alto nel cielo, il livello di radiazioni UV è maggiore. I picchi massimi si avranno quindi al mezzogiorno solare nei mesi estivi. Anche l'altitudine influenza il livello di radiazioni ultraviolette. Ad altitudini elevate l'atmosfera tende ad assottigliarsi filtrando meno: si stima che con un aumento di 1000 metri di altitudine, il livello di raggi UVB in grado di raggiungere la superficie terrestre aumenti almeno del 10-12%.

Quindi sia in montagna come al mare è necessario proteggere il bambino.
I bimbi con meno di 6 mesi devono essere tenuti all'ombra e indossare vestiti che coprano la maggior parte della superficie corporea. Fondamentale applicare una protezione solare totale nelle zone più esposte, come viso e mani.
Ai bambini sopra i 6 mesi devono vanno comunque applicate creme solari protettive, anche più volte al giorno, e sempre dopo il bagno in mare o in piscina. Teniamo conto che i repellenti per insetti riducono l'effetto dei filtri solari.  Far indossare sempre ai piccoli i cappellini.

COME SCEGLIERE LA PROTEZIONE

Nei bambini è necessario utilizzare creme ad alto fattore di protezione, attive sia per UVB che UVA, facendo attenzione alla quantità applicata che non deve essere troppo scarsa. La protezione solare deve essere applicata spesso, circa ogni 2 ore, e in maniera uniforme, assicurandosi di non tralasciare alcuna zona. Le zone solitamente dimenticate sono: orecchie, naso, labbra, nuca, mani e piedi.
L'utilizzo delle creme solari con protezione SPF 50+ UVA-UVB ad ampio spettro è fondamentale ma il loro utilizzo integra, ma non sostituisce, tutte le altre precauzioni consigliate. L’esposizione al sole deve essere comunque graduale e nelle giuste ore della giornata, nel rispetto delle caratteristiche della pelle del bambino. Il tipo di pelle si distingue in base a 4 fototipi.
  • fototipo 1: estremamente sensibile, si ustiona con estrema facilità e non si abbronza mai.
  • fototipo 2: sensibile, si ustiona facilmente e si abbronza poco.
  • fototipo 3: poco sensibile, si arrossa più o meno intensamente solo prima dell’abbronzatura, che è costante e scura anche se graduale.
  • fototipo 4: non sensibile, non si scotta mai e si abbronza sempre in modo rapido e intenso.

Al fototipo 1 appartengono i soggetti con cute molto chiara, capelli rossi o biondissimi, occhi chiari o efelidi, mentre i soggetti appartenenti al fototipo 4 presentano cute bruno – olivastra, capelli neri e occhi neri.
L’esposizione al sole e l'uso della protezione sarà quindi in funzione anche del fototipo. Nel primo tipo è in genere sconsigliabile e comunque dovrebbe essere molto breve e limitata alle prime e ultime ore del giorno e l’applicazione di creme protettive è raccomandata in caso di permanenza all’aperto per più di 20 minuti. Ma va ricordato che anche il fototipo più scuro non è esente da danni a lungo termine in caso di eccessiva esposizione solare.

 

ALIMENTAZIONE

In caso di allattamento al seno non si presenta alcun problema. Se invece si fa ricorso alla formula, bisogna considerare che, soprattutto nei Paesi tropicali, l'acqua è una delle più frequenti fonti di malattie gastroenteriche. Quindi per preparare il latte è meglio utilizzare l'acqua minerale contenuta all'interno di bottiglie sigillate.
Concludendo, oltre a queste indicazioni, permetteteci un piccolo consiglio: godetevi la vacanza senza ansie.
Approfittate di questo periodo per dedicarvi al vostro bebè ma anche al vostro riposo. Fatevi guidare dal buon senso e rilassatevi. Molto probabilmente saranno vacanze un po' differenti dalle altre, ma sicuramente indimenticabili!

A tutti voi, e in particolare alle neomamme e ai neopapà, auguriamo buone vacanze.

Arturo e Monika
SEDE
AICIP Bolzano
via dei vigneti 34,
Bressanone (BZ)

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16 febbraio 2024


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