Un altro modo di nascere
La nascita da parto cesareo
è un altro modo di nascere, che è vissuto diversamente dalla donna, dal bambino e dal padre.
Indipendente da come avviene nascita è importante che il neonato e i suoi genitori vengano accolti con rispetto e attenzione
e devono avere la possibilità e lo spazio per il loro incontro amorevole.
Può accadere, sopratutto alle donne che hanno vissuto la gravidanza con aspettative elevate nei confronti del parto naturale e poi sono state costrette loro malgrado a far ricorso al bisturi, che vivano l’accaduto come una sconfitta, una manifestazione d’incapacità.
È giusto spiegare alle future mamme i benefici della nascita fisiologica per loro e per il bimbo. Ma
non bisogna demonizzare il cesareo.
Quando è necessario, il cesareo è un intervento salvavita, non certo un fallimento.
La maternità è una sola, unica e meravigliosa e non cambia. Cambiano solo le sensazioni e i percorsi con cui ci si arriva.
Prendersi cura della mamma
Occuparsi di neonati e di bambini non è un lavoro per una persona singola. Se il lavoro deve essere fatto bene e se si vuole che la persona che primariamente si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi fornisce le cure deve a sua volta ricevere molta assistenza.
Questo concetto, se possibile, è ancora più valido per le mamme che hanno ricevuto un cesareo.
La
convalescenza dopo il cesareo, infatti,
richiede più tempo rispetto a quella successiva a un parto naturale.
Si sconsigliano i lavori domestici, la guida e la fatica dovuta al sollevare pesi. La mamma ha bisogno di serenità e di riposo, non solo per il taglio subito, ma anche per avviare un buon allattamento al seno e per adattarsi ad una nuova situazione, quella dell’essere mamma che già di per sé richiede riposo e serenità.
Subito dopo il taglio cesareo il ventre risulta indolenzito e i muscoli addominali risentono dell’intervento, il taglio deve guarire e i tessuti si devono rigenerare, questo richiede tempo, riposo ed evitare sforzi gravosi, come per esempio, sollevare pesi che eserciterebbero troppa pressione sul ventre.
Prendersi cura della ferita
Generalmente, alla donna che viene dimessa dall’ospedale non si forniscono le indicazioni necessarie affinché il taglio subito possa guarire nel modo migliore.
Spesso alle mamme viene riferito che la ferita del parto cesareo non richiede attenzioni speciali: é sufficiente lavare la cicatrice con acqua e sapone.
Mentre invece se non la si cura adeguatamente ci si può ritrovare, magari, con un cheloide, con un ispessimento o con il cosiddetto “scalino”, tipico di un cesareo.
Un inconveniente che può verificarsi in fase di maturazione della cicatrice del cesareo è proprio lo
sviluppo di aderenze tra i diversi tessuti incisi: il muscolo, il grasso, il sottocute e la cute. Il risultato è che la cicatrice del cesareo può ritrarsi e, sopra, può formarsi una sorta di antiestetico gradino di tessuto adiposo.
I primi interventi
Se l’incisione è trasversale ed è stata ben suturata, non occorre disinfettarla nei giorni successivi al parto. Dopo la prima pulizia effettuata in ospedale, la neomamma deve solo detergerla al mattino con acqua pulita. La doccia è possibile fin dal giorno successivo all’intervento, mentre è meglio aspettare una ventina di giorni prima di fare il bagno.
Dopo aver tolto o perso i punti è
opportuno massaggiare la cicatrice
tutti i giorni con un olio cicatrizzante, come, per esempio, l’
olio di Iperico o
l'
Aloe vera, o anche l’
olio di Borragine che è estremamente ricco di acido gamma linoleico e viene utilizzato dal nostro organismo per ricostruire la pelle.
Il massaggio va eseguito tutti i giorni e per qualche mese o, comunque, fino a quando si è minimizzata la cicatrice e il ventre intorno risulta morbido al tatto.
Massaggio sulla Cicatrice
1) Con la punta delle dita, si effettuano movimenti circolatori sia sulla cicatrice che intorno ad essa. Ripeterlo per 3 volte e, anche, intorno alla cicatrice.
2) Con i polpastrelli tamburellare sulla cicatrice, andando avanti e indietro, su e giù. Ripeterlo per 3 volte e, anche, intorno alla cicatrice.
3) Prendere la pelle della cicatrice fra indice e pollice, perpendicolarmente e muovere con le dita la pelle, come se si stesse rullando qualcosa tra le due dita.
Se la cicatrice è orizzontale, il gesto sarà verticale, nel caso in cui il taglio é verticale il gesto sarà orizzontale.
Ripeterlo per 3 volte e, anche, intorno alla cicatrice.
Attenzione il massaggio non deve mai risultare doloroso.
L’ideale è prendersi 20 min di relax per eseguire il massaggio, magari in posizione supina.
È importante sapere che il processo di cicatrizzazione varia da persona a persona e che può dipendere anche dal tipo di pelle.
Perchè il taglio cesareo può dare mal di schiena?
I controlli ecografici eseguiti dopo taglio cesareo dimostrano spesso un ispessimento del tessuto fasciale, o “fascia”.
La fascia è uno dei principali recettori ed organizzatori del sistema tonico posturale ed una volta tagliata, in seguito al processo di cicatrizzazione, può andare incontro alla formazione di tessuto aderenziale o tessuto cicatriziale patologico, troppo spesso e rigido, in grado di alterare la normale biomeccanica posturale della donna.
Nel caso in cui una donna inizi ad avvertire dei dolori alla zona lombare, disturbi al bacino e alle anche, dolori cervicali associati a cefalea o qualche sciatalgia, è consigliabile consultare un osteopata.